Lo scorso 17 febbraio è entrato in vigore il Digital Service Act, il regolamento dell’Unione Europea che ridefinisce le responsabilità per i comportamenti online, introducendo nuovi standard di sicurezza e normative più rigide sulla trasparenza.


Un articolo su Verità e Affari esplora in dettaglio questo tema con il contributo di esperti, tra cui Daniela De Pasquale che ha chiarito come il regolamento possa essere utile anche per contrastare la diffusione di disinformazione.
Il DSA individua la disinformazione come uno dei rischi sistemici che le piattaforme di grandi dimensioni devono mitigare e vieta di progettare le loro interfacce in modo da ingannare o manipolare gli utenti o compromettere la loro capacità di prendere decisioni libere ed informate. Una ulteriore spinta verrà inoltre data dalle disposizioni dell’AI Act: gli obblighi di trasparenza imposti a fornitori e utilizzatori di sistemi di IA generativa per consentire l’individuazione di contenuti generati artificialmente andranno a facilitare l’implementazione delle misure necessarie per contrastare la diffusione di disinformazione e deepfake“, ha spiegato Daniela De Pasquale.


Per approfondire l’argomento e saperne di più su il DSA, l’articolo completo è disponibile a questo link

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