Con Sentenza n. 12967 del 13 maggio 2024, la Corte di Cassazione ha ribaltato una sentenza del Tribunale di Milano che – a sua volta – riformava parzialmente il provvedimento assunto dal Garante contro l’Università Bocconi per l’utilizzo di un software che controllava i movimenti degli studenti durante gli esami da remoto (c.d. software “anti-cheating“).

Il Garante aveva affermato che l’utilizzo di tale software implicava il trattamento dei dati biometrici; il Tribunale di Milano aveva, invece, statuito il contrario.

La Corte di Cassazione riavvalora l’impostazione del Garante.

Di seguito, il testo integrale della Sentenza in parola.

Autore