Il 12 luglio 2024 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il tanto atteso AI ACT (Regolamento (UE) 2024/1689 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 giugno 2024), ovvero la prima regolamentazione a livello europeo in materia di intelligenza artificiale. Molto è già stato scritto in merito alle importanti novità che saranno introdotte da questa nuova normativa. Ma quale sarà l’impatto operativo per le imprese? Su Altalex, è disponibile un articolo a firma di Daniela De Pasquale e di Massimiliano Pappalardo in cui si analizzano i tempi di applicazione delle nuove regole e come le imprese si possono preparare. L’articolo completo è disponibile qui.
Autore: Daniela De Pasquale
Lo scorso 23 aprile il Governo ha reso pubblico il “DDL IA”, presentato al Parlamento per l’iter legislativo.Tale disegno di legge mira a introdurre, in conformità con l’AI ACT, un quadro normativo riguardante l’impiego dei sistemi di intelligenza artificiale nell’ordinamento italiano, con particolare riferimento a quei settori nei quali tale utilizzo potrebbe avere un impatto significativo a livello sociale ed economico. Su Altalex, è disponibile un articolo a firma di Daniela De Pasquale e di Massimiliano Pappalardo in cui si analizzano le disposizioni contenenti in tale disegno di legge. L’articolo completo è disponibile qui.
Lo scorso 17 febbraio è entrato in vigore il Digital Service Act, il regolamento dell’Unione Europea che ridefinisce le responsabilità per i comportamenti online, introducendo nuovi standard di sicurezza e normative più rigide sulla trasparenza. Un articolo su Verità e Affari esplora in dettaglio questo tema con il contributo di esperti, tra cui Daniela De Pasquale che ha chiarito come il regolamento possa essere utile anche per contrastare la diffusione di disinformazione.”Il DSA individua la disinformazione come uno dei rischi sistemici che le piattaforme di grandi dimensioni devono mitigare e vieta di progettare le loro interfacce in modo da ingannare…
In questo articolo a firma per Agenda Digitale – Digital360, Daniela De Pasquale affronta il tema del rapporto tra l’addestramento dell’Intelligenza Artificiale Generativa e l’eccezione prevista dal diritto d’autore per il Text e Data Mining (TDM). In realtà non vi è una totale sovrapposizione tra questi due concetti ed ogni volta bisognerà guardare al tipo di dati utilizzati, a come è avvenuto l’accesso ai data set ed alle specifiche modalità con cui tiene luogo l’addestramento. Leggi l’articolo completo qui.
Su Agenda Digitale – Digital360, un articolo a firma della nostra Daniela De Pasquale sulle reazioni dell’industria dei contenuti all’avvento dell’intelligenza artificiale generativa, il cui training è stato effettuato, secondo quanto emerso, utilizzando centinaia di migliaia di opere protette dal copyright senza l’autorizzazione degli editori. In questo approfondimento, Daniela analizza alcuni casi negli USA destinati a diventare leading case sul tema e le prassi che si stanno sviluppando nel settore della editoria per reagire a questo fenomeno, che è stato definito come “il più grande “furto” di copyright della storia”. L’articolo completo è disponibile a questo link.
La nostra Daniela De Pasquale è stata intervistata da Il Mohicano su uno dei temi più discussi nell’ultimo periodo, quello dell’intelligenza artificiale generativa e in particolare, del suo utilizzo nel campo musicale.L’intelligenza artificiale ha, infatti, stravolto le regole del gioco in questo settore. Sono auspicabili nuove regole, obblighi di trasparenza sull’utilizzo di questa tecnologia e misure per la protezione della proprietà intellettuale. Secondo Daniela De Pasquale “La diffusione di strumenti di IA moltiplica esponenzialmente le possibilità di fabbricare nuova musica […]. Da qui, nasce la necessità di proteggere la creatività degli autori e garantire una remunerazione agli artisti e produttori…
Su Agenda Digitale, un approfondimento a firma della nostra Daniela De Pasquale sulla Direttiva 790/19 sul diritto d’autore e diritti connessi nel mercato unico digitale e sul cosiddetto “value gap”, ovvero il divario tra il valore percepito dai creatori di contenuti giornalistici e quello ottenuto dagli intermediari che distribuiscono in rete tali contenuti.Come testimoniato dal recente braccio di ferro tra Meta e SIAE, il rapporto tra content provider e piattaforme continua ad essere difficile. Già in principio, nel 2019, la Direttiva 790 fu accolta con grandi polemiche, dovendo stabilire un non facile equilibrio tra le esigenze di tutela della libertà…
Daniela De Pasquale intervistata da ItaliaOggi circa la recente sentenza, in linea con le norme “Digital Service Package”, emessa dal Tribunale civile di Milano, con cui ha condannato il social network Meta al risarcimento danni nei confronti di Snaitech, per non aver prontamente rimosso dei post “diffamatori”. *** L’avv. De Pasquale ritiene che questa sentenza confermi che si sia giunti «al tramonto del principio della net neutrality – evocato dai colossi del web sulla base della direttiva “e.commerce” CE 2000/31, secondo il quale gli Internet Service Providers sono semplicemente il tramite tra gli utenti e la rete e non rispondono…
Su Agenda Digitale – Digital360, un articolo a firma di Daniela De Pasquale e Massimiliano Pappalardo sulla nuova minaccia delle AI: i data leaks, ossia la perdita di dati ed informazioni confidenziali. *** L’intelligenza artificiale (AI) generativa è infatti atterrata come una meteora nelle nostre vite, portando con sé una gamma incredibile di nuove funzionalità e strumenti ma anche di rischi tutt’altro che trascurabili: dopo il pericolo di violazione del copyright, il potenziale manipolativo dei deepfake e la fallibilità dell’output di ChatGPT, ecco che i fatti di cronaca delle ultime settimane ci parlano di importanti data leaks, ulteriore conseguenza delle…
Su Agenda Digitale – Digital360, un’analisi di Daniela De Pasquale e Massimiliano Pappalardo sui deepfake e su come tutelarsi secondo le normative vigenti nel nostro Paese. *** Il fenomeno dei deepfake è complesso. Si tratta di materiale audiovisivo creato grazie a software di intelligenza artificiale i quali, partendo da contenuti reali (immagini e audio), riescono a modificare o ricreare, in modo estremamente realistico, le caratteristiche e i movimenti di un volto o di un corpo e a imitare fedelmente una determinata voce. I pericoli derivanti da un uso improprio di questo tipo di materiale possono essere gravi: si parla di immagini che potrebbero distruggere…