Il tema è quantomai caldo: in tempo di elezioni che ruolo hanno i social?E’ giusto che siano le piattaforme a metterci al riparo dalla disinformazione e dalla pubblicità elettorale occulta? E a difenderci dai tentativi di manipolazione provenienti dall’estero?Oggi spetta a loro il controllo dei contenuti nel grande spazio pubblico digitale creato dai social.In questo articolo per Wired Italia, a firma della nostra Daniela De Pasquale, un’accurata riflessione su questi temi, alla luce del quadro normativo vigente e di futura applicazione. Consigliamo la lettura, a questo link
Autore: Daniela De Pasquale
In edicola, su ItaliaOggi Sette, il focus di Antonio Ranalli dal titolo: “Big data e IA, per gli studi legali le sfide del diritto sono hi-tech”.Nell’articolo, che approfondisce il tema di avvocati e aziende in prima linea sulla protezione dei dati, anche l’intervista alla nostra Partner Daniela De Pasquale su nuovo quadro regolamentare europeo (Digital Markets Act e Digital Services Act) e controllo delle piattaforme digitali. L’articolo completo è disponibile qui.
All’interno dell’edizione di Maggio 2022 di MedTech Legal Roundup un articolo di Daniela De Pasquale e Timoteo Bucci. Per leggere l’articolo completo cliccare qui.
Un articolo a firma di Daniela De Pasquale per Agenda Digitale, Nella moltitudine di acronimi che affollano l’ambiente digitale troviamo anche uno dei trend tecnologici segnalati da Gartner per il 2021: IoB, Internet of Behaviors. Citando Gartner, l’Internet of Behaviors (IoB) cattura la “polvere digitale” lasciata dalle persone nella loro quotidianità, traendola da una varietà di fonti. Queste informazioni possono essere usate da enti pubblici e privati per influenzare comportamento di tali soggetti. I dati provengono da numerose fonti, dai dati delle transazioni effettuate dai clienti, al riconoscimento facciale, ai dispositivi connessi. Maggiore è la quantità di tali dati disponibili più l’IoB…
Un articolo a firma di Daniela De Pasquale per Agenda Digitale. Sebbene oggi l’influencer marketing non abbia una disciplina giuridica specifica, è pacifica l’applicazione di alcuni principi generali sia in materia di pubblicità ingannevole che in materia di marchi. Inoltre, vi sono importanti prescrizioni in ambito autodisciplinare allo scopo di tutelare la capacità di autodeterminazione del consumatore e di consentirne la libera formazione della volontà nel contesto delle comunicazioni commerciali. Se, infatti, anni fa, quando cominciavamo ad occuparci di business digitale si diceva che il web rappresentava “the zero moment of truth” – il luogo in cui verificare la bontà di un prodotto…
Un articolo a firma di Daniela De Pasquale per Agenda Digitale Il fenomeno delle fake news non è certamente nuovo: è dai tempi del fazzoletto di Desdemona che ne misuriamo la gravità delle conseguenze. Quello che cambia, è che la società algoritmica facilita la creazione di notizie false e crea un ambiente favorevole alla loro diffusione potenziandone gli effetti. Se il caso Cambridge Analytica ha rivelato che le informazioni veicolate dai social media possono essere manipolate allo scopo di condizionare il funzionamento delle democrazie, il contesto della emergenza sanitaria legata al Covid-19 e il dibattito pubblico assai divisivo sulle vaccinazioni hanno fornito l’ennesima conferma…